Informazioni sul rischio di diffusione della peste suina africana (PSA) – Controllo popolazione di cinghiali selvatici

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Informazioni sul rischio di diffusione della peste suina africana (PSA), malattia virale che colpisce maiali e cinghiali.

A chi è rivolto

Le epidemie hanno pesanti ripercussioni economiche nelle zone colpite in cui è ipotizzabile anche l'abbattimento obbligatorio degli animali malati e sospetti tali, compreso il divieto di  commercializzare ed esportare suini vivi e prodotti suinicoli, determinando criticità del relativo comparto produttivo e restrizioni all’accesso/fruibilità nell’area infetta per lungo tempo. Queste  misure estreme  possono applicarsi qualora si accertino casi e/o focolai in grado di provocare la diffusione della malattia che può avvenire sia per contatto tra animali infetti, sia attraverso la puntura di vettori come le zecche, sia in maniera indiretta (attraverso attrezzature e indumenti contaminati che possono "trasportare" il virus), sia attraverso la somministrazione ai maiali di prodotti contaminati dal virus.

Descrizione

Informazioni sul rischio di diffusione della peste suina africana (PSA), malattia virale che colpisce maiali e cinghiali. La patologia è molto contagiosa e spesso letale per i suini, ma non è trasmissibile all'uomo, né ai cani, ai gatti ed altri animali domestici (anche se possono rappresentare un vettore passivo di trasmissione indiretta). La PSA è causata da un virus incapace di stimolare la formazione di anticorpi e questo è il motivo, ad oggi, per il quale non esiste un vaccino totalmente efficace.

Il Ministero della Salute dedica approfondita informazione sul proprio sito sull’evoluzione epidemiologica della malattia. Il Commissario Straordinario alla Peste suina africana ha recentemente disposto misure, schemi organizzativi e procedure per fare fronte alle criticità del caso (vedi documentazione allegata). L’Autorità Sanitaria ha informato circa la necessità di intensificare le attività di controllo e sorveglianza concentrata sulle popolazioni di cinghiali selvatici. La prevenzione e l’individuazione precoce dei casi o di eventuali focolai può permettere di elaborare tempestivamente le azioni per contenere la diffusione, gestire l’eventuale emergenza epidemica e limitare i danni.

Come fare

Considerato il ruolo svolto dai cinghiali i nella propagazione della malattia, viene  evidenziata la necessità di intensificare ulteriormente le attività di sorveglianza “passiva” sulla popolazione selvatica.  La Regione Toscana fornisce informazioni

aggiornate sulla pagina dedicata https://www.regione.toscana.it/-/peste-suina-africana ed attivato un numero unico di segnalazione 0573-306655 a cui fare riferimento in casi di rinvenimento di carcasse di cinghiale.

Cosa serve

Nel territorio comunale e nella più vasta area senese il virus non è al momento presente, ma comunque, oltre alla costante prevenzione e sorveglianza veterinaria degli allevamenti, è indispensabile mantenere alta attenzione per l’individuazione precoce dei possibili casi di malattia. Il virus è identificabile attraverso test diagnostici, disposti in primo luogo dall’Autorità Sanitaria, soprattutto in caso di ritrovamento di carcasse nei boschi o nei parchi, in esito ad incidenti stradali, nonché in occasione di abbattimenti (in aggiunta ai controlli ordinari su Trichine etc..). In tale ambito, ferme restando le competenze ufficiali e la rigorosa osservanza delle disposizioni vigenti sulla diffusione della PSA, risultano fondamentali:

  • il contributo che può essere reso fattivamente dalle associazioni venatorie e cacciatori (che di norma già hanno conoscenza e formazione specifica sulle modalità operative con cui condurre battute di ricerca) attraverso controlli mirati nelle aree di caccia;
  • l’apporto di qualsiasi altro soggetto nella tempestiva segnalazione in caso di ritrovamento  in aree agricole o boscate, in prossimità dei centri abitati, sentieri etc..;
  • la prudenziale attivazione di separato circuito di raccolta degli scarti di selvaggina, riservato alle squadre di caccia che operano nel territorio;

Cosa si ottiene

Sulla base di evidenze epidemiologiche l’innalzamento  del livello di allerta viene deciso dal Ministero della Salute  - informazione sul proprio sito (link) sull’evoluzione epidemiologica della malattia -, di concerto con le Autorità regionali.

Tempi e scadenze

Non sono previste scadenze.

Costi

Non sono previsti costi.

Condizioni di servizio

  PDF34,7K Termini e Condizioni di Servizio

Unità organizzativa responsabile

Servizio Ambiente
Palazzo Posta Garibaldi, Piazza Matteotti 10, 53049 Torrita di Siena SI, Italy
Comune
Ultima modifica: venerdì, 07 marzo 2025

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